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CULTURA

La Struttura del Pelo

 

I peli fanno parte del complesso pilosebaceo, insieme al follicolo pilifero e a una ghiandola sebacea. Non sono disposti verticalmente ma obliquamente, ed emergono dall'epidermide a livello dei solchi epidermici superficiali secondo delle linee a decorso spiralato, denominate correnti, che convergono in un vortice centrale.

I peli sono formati da una parte esterna, il fusto, e una contenuta nel follicolo, la radice. La superficie del pelo è irregolare a causa delle scaglie presenti nella parte esterna.

Il fusto e la radice, molto simili, sono costituiti da una cuticola, una corteccia e un midollo. Alla radice del pelo, irrorata di vasi sanguigni e a contatto con i nervi, sono sempre presenti altre due strutture, cioè una ghiandola sebacea e un muscolo erettore del pelo; la prima si trova in comunicazione con il follicolo pilifero e, tramite esso, secerne una sostanza grassa e oleosa, il sebo, che ha la funzione di ammorbidire la pelle. Il secondo, invece, molto più piccolo dei normali muscoli scheletrici, è connesso direttamente al pelo e, contraendosi, è capace di causare il fenomeno dell'orripilazione, comunemente chiamato "pelle d'oca".

Chimicamente un pelo consiste in una serie di filamenti di cheratina, una sclero proteina che viene prodotta nel più profondo degli strati dell'epidermide. Partendo da qui, la cheratina migra verso gli strati superiori e va ad addensarsi in cellule specifiche, che perdendo il nucleo, muoiono e vengono dette cornee. Queste cellule morte ricche di cheratina e quindi molto dure e fibrose vanno a formare, oltre ai peli, diversi altri elementi degli organismi animali, come ad esempio le unghie. 

La produzione dei peli non è continua, ma segue un ciclo secondo il quale il follicolo pilifero entra in una fase quiescente con espulsione del pelo, una fase di riposo e una fase di ricrescita.

Il ciclo è composto da quattro fasi: anagen, catagen, telogen e Kenogen. La fase più interessante, ai fini di un'epilazione laser di successo, è la prima - anagen - poiché la concentrazione di melanina nel pelo è maggiore.

Il processo innescato dal laser viene chiamato fototermolisi selettiva: l’energia luminosa, infatti, viene assorbita dalla melanina e il calore che ne scaturisce colpisce solo il bulbo pilifero lasciando intatti i tessuti circostanti.

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